SATTA: Non riesco a capire quale sia la ratio di queste scelte non posso credere che si commetta lo stesso errore per due volte e questo, purtroppo, mi porta a diffidare delle azioni compiute dall’ARES Sardegna oltre che a prendere atto della totale mancanza di controllo di legittimità sugli atti prodotti.

Concorsi Ares ancora sotto la lente di ingrandimento dei Progressisti in Consiglio regionale. A sollevare questioni di legittimità è Gian Franco Satta che denuncia una nuova stabilizzazione di personale precario, questa volta nell’ambito della selezione per Assistenti Amministrativi. Un bando approvato dall’ARES senza rispettare i requisiti previsti dalla normativa vigente di riferimento e, quindi, rendendo la selezione discriminatoria e di dubbia legittimità.

La tipologia è la medesima del bando pubblicato per gli OSS e su cui Satta ha già depositato un’interrogazione sottoscritta dalle forze di opposizione: selezione pubblica soli per titoli e colloquio.
Approvato con Deliberazione del Direttore Generale dell’ARES Sardegna il 2 dicembre scorso, il nuovo bando stabilisce l’assunzione di 243 impiegati per categoria C da inserire nelle Aziende del Sistema Sanitario Regionale a conclusione delle procedure, già avviate e che dal prossimo 5 aprile prevedono le prove orali.

La critica maggiore riguarda ancora una volta i requisiti di accesso alla selezione: per poter essere ammessi al concorso occorre aver maturato un’esperienza lavorativa presso Aziende del Sistema  Sanitario Regionale della Sardegna nei 36 mesi antecedenti la data del 21 dicembre 2021, esperienza che può essere stata maturata sotto forma di lavoro subordinato a tempo determinato, con contratti di somministrazione tramite agenzie interinali, co.co.co, co.co.pro o da libero professionista ex comma 6 art. 7 D.Lgs. 165/2001.

“Con questa interrogazione intendiamo porre ancora una volta all’attenzione dell’Assessore della Sanità e  del Presidente della Regione alcune questioni specifiche di grande rilevanza, anche alla luce delle recenti dichiarazioni dell’Assessore della Sanità in merito alla poca trasparenza del bando per OSS di cui questo, sostanzialmente, ne è la copia” –  dichiara Satta –  “ La procedura adottata da ARES Sardegna è quella della selezione pubblica per titoli e colloquio ma, ancora una volta, si limita l’accesso alla selezione a chi ha i medesimi titoli ma non ha lavorato per almeno un giorno, nel periodo indicato, presso le Aziende del SSR. A questo riguardo, pare evidente che la selezione sia più rispondente alla volontà dell’ARES di procedere ad una stabilizzazione del personale precario ma, anche in questo caso, emerge la totale mancanza di corrispondenza con le norme attualmente vigenti che disciplinano le stabilizzazioni e le procedure concorsuali riservate. Delle due ipotesi, occorre indicarne una. Se si tratta di una procedura selettiva per titoli e colloquio, il Bando è fortemente discriminatorio e per questo illegittimo, verso coloro che a parità di titoli hanno lavorato in strutture private o che hanno maturato i requisiti presso le Aziende pubbliche ma in periodi diversi da quelli indicati. Se, invece, si tratta di procedure di stabilizzazione, il Bando è completamente irrispettoso delle indicazioni contenute all’art. 20 del DL 75/2017 che disciplina le stabilizzazioni del personale precario.”

“Non riesco a capire quale sia la ratio di queste scelte” – prosegue l’esponente di opposizione –  “non posso credere che si commetta lo stesso errore per due volte e questo, purtroppo, mi porta a diffidare delle azioni compiute dall’ARES Sardegna oltre che a prendere atto della totale mancanza di controllo di legittimità sugli atti prodotti. Mi auguro che l’Assessore approfondisca anche questo Bando e che ci illumini, al più presto, su come intende procedere sia sulla selezione per OSS che per questa, senza trascurare il fatto che questo Bando, a differenza dell’altro, sia già in svolgimento”.

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