SATTA: Oltre ai rincari generalizzati delle tariffe dei trasporti marittimi e aerei, una nuova scure si abbatte su molte strutture ricettive della nostra isola

AOB San Michele (fonte: https://www.aobrotzu.it)

Non c’è pace per il turismo in Sardegna. Non bastano i rincari generalizzati delle tariffe dei trasporti marittimi e aerei. Ora una nuova scure si abbatte su molte strutture ricettive della nostra isola rispetto alle concessioni demaniali temporanee al fine di posizionare ombrelloni, sdraio e lettini al servizio delle strutture alberghiere.

Per capire meglio la questione occorre tornare indietro alla Delibera n. 35/12 del 9 luglio 2020 con cui la Giunta regionale ha adottato le linee guida, nelle more dell’approvazione dei PUL da parte dei comuni,  definiscono misure temporanee e provvisorie, rispetto ad un divieto generalizzato di rilascio di nuove concessioni per i Comuni inadempienti, prevedono la possibilità di rinnovare le concessioni già esistenti negli anni precedenti, compresi i casi di subingresso nella gestione delle medesime strutture ricettive. Allo stesso tempo la Giunta ha fissato dei parametri sia sulla superficie occupabile riservata ad ogni struttura, in percentuale al numero di posti letto ed in base alla categoria, sia sul divieto di rilascio di concessioni demaniali su piccole spiagge, fissando in 150 mt. lineari la superficie minima per poter rilasciare o rinnovare le concessioni.

Fino al 2021 la competenza per il rilascio delle concessioni demaniali temporanee era in capo ai comuni della Sardegna e nonostante le linee guida fossero già vigenti, le normative nazionali sul distanziamento imposte dalla pandemia, in deroga, hanno declinato a queste nuove disposizioni. Nel 2022 la competenza sul rilascio delle concessioni, su richiesta della Giunta, è stata avocata dalla Regione con legge e mentre per lo scorso anno gli Uffici del demanio hanno avuto indicazioni di limitarsi a rinnovare le vecchie concessioni già rilasciate dai comuni attraverso istruttorie semplificate delle richieste di rinnovo, quest’anno la Giunta, con due delibere approvate ad aprile scorso, ha stabilito nuove indicazioni per l’esercizio delle funzioni amministrative sul demanio marittimo prevedendo l’applicazione delle disposizioni contenute nelle linee guida approvate nel 2020.

La questione non è di poco conto tant’è che ad oggi molte strutture ricettive, che negli anni scorsi avevano una concessione demaniale temporanea a servizio della propria struttura, si trovano escluse dal rinnovo sulla base dei nuovi requisiti stabiliti dalla Giunta regionale e coerentemente applicati dagli Uffici del demanio.

Nelle scorse settimane, dichiara il Consigliere regionale dei Progressisti Gian Franco Satta, sono stato contattato da numerose strutture ricettive che operano nel nord Sardegna, alle quali è stata negata la concessione demaniale sulle stesse spiagge nelle quali operavano negli anni scorsi. Per loro è stato un fulmine a ciel sereno anche perchè in molti pacchetti turistici hanno indicato questo servizio completamente ignari delle nuove disposizioni adottate dalla Giunta regionale. Capisco e condivido la linea di garantire spazi liberi nelle spiagge di piccole dimensioni ma penso pure che non si possa intervenire dall’alto sulle singole realtà locali senza prevedere delle deroghe. Per le isole minori della Sardegna, ad esempio, viene stabilito che i parametri indicati nelle linee guida possano essere ridotti di una percentuale non superiore al 30%, la ritengo una previsione giusta ma che andrebbe applicata anche ad altre realtà, pure prevedendo una eventuale riduzione degli spazi concedibili alle singole strutture. Capisco che i ritardi registrati negli anni dai comuni nella predisposizione dei Piani sia un argomento altrettanto importante da affrontare ma non credo assolutamente che la soluzione più adeguata possa essere questa di avocare le competente in capo alla Regione senza tener conto delle singole realtà territoriali, delle Amministrazioni locali e delle reali necessità di questi territori. In sede di approvazione del Collegato, presenterò, insieme ai colleghi progressisti, emendamenti correttivi a queste disposizioni in modo da rendere più lineari le procedure e allo stesso tempo conciliare il sacrosanto diritto a godere di spiagge libere con la reale necessità di sviluppo dei servizi turistici delle attività che operano in Sardegna.

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