Prima la pandemia, poi le turbolenze dei mercati legate alla situazione in Ucraina: l’agricoltura in Sardegna sta vivendo l’ennesimo momento di difficoltà, con gli operatori del settore che affrontano condizioni sempre più insostenibili.

Vigna - http://www.regione.sardegna.it

«In questa fase iniziano a pesare le congiunture internazionali», sottolinea per il gruppo dei Progressisti Gian Franco Satta, vicepresidente della commissione Attività Produttive in Consiglio regionale, «ma non possiamo dimenticare che da tempo la situazione legata ai tempi dei pagamenti relativi a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo tiene con il fiato sospeso i lavoratori del comparto. Per questo, chiediamo all’assessore di produrre ogni sforzo per il loro sostegno: è urgentissima, a esempio, la corresponsione alle aziende agricole del saldo del Premio Unico 2021 e le spettanze delle domande relative al Piano di Sviluppo Rurale».

«L’elenco delle criticità che le aziende stanno affrontando è noto, lungo e articolato», continua Satta: «Non c’è una sola filiera che non affronti difficoltà e a quelle storiche si aggiungono, in ultimo, i costi energetici e quelli delle materie prime. In ambito nazionale, il ministro Patuanelli si è impegnato ad anticipare entro il 31 luglio 2022 gli aiuti legati alla Politica Agricola Comune (Pac) e alle direttive europee, che saranno oggetto della domanda unica il cui termine di presentazione scadrà il 16 maggio. In Sardegna, invece, non si è nemmeno provveduto a saldare l’annualità 2021. Serve un impegno concreto, da parte della Giunta regionale, per un settore che da due anni cerca di contrastare a fatica una situazione che non consente agli operatori di essere ripagati neanche dei costi sostenuti per la produzione, e quindi del lavoro svolto»

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