AGUS: Il centro di ricerca ha dato lustro alla Sardegna, contribuendo allo sviluppo tecnologico in numerosi campi quali le bioscienze, i sistemi energetici intelligenti, la sicurezza informatica e le infrastrutture computazionali

AOB San Michele (fonte: https://www.aobrotzu.it)

La gestione del CRS4, il centro di ricerca fondato dal Premio Nobel Carlo Rubbia, non convince sindacati e lavoratori. Nel mese di Gennaio la riorganizzazione delle attività e il nuovo schema di ripartizione delle aree e delle competenze è stato bocciato dal 62% dei lavoratori e a fronte di questo ci si aspettava una presa di posizione della Regione che non è arrivata. Oggi l’organizzazione del Centro è in una situazione di stallo: i rappresentanti sindacali hanno da tempo chiesto un incontro alla Giunta, ma non hanno ottenuto risposta.

Sulla vertenza intervengono i Progressisti in Consiglio regionale che, su iniziativa del capogruppo Francesco Agus, questa mattina hanno depositato un’interrogazione .

Il CRS4 è stato per oltre 30 anni un centro di livello internazionale all’avanguardia nel campo della ricerca di base” –  sottolinea  Agus – “Ha dato lustro alla Sardegna, contribuendo allo sviluppo tecnologico in numerosi campi quali le bioscienze, i sistemi energetici intelligenti, la sicurezza informatica e le infrastrutture computazionali. Negli ultimi anni tuttavia si è registrata una notevolmente riduzione del volume dei finanziamenti acquisiti sul mercato della ricerca per la prosecuzione delle proprie attività: è un dato preoccupante che non possiamo permetterci di trascurare”.

Per portare avanti i progetti di ricerca il Centro, controllato dalla Regione per il tramite di Sardegna Ricerche, nel 2019 contava su oltre 5 milioni di euro nel 2019, che nel 2021 si sono ridotti a 3 milioni e 500 mila. Nonostante il flusso di risorse pubbliche per la ricerca previste nel PNRR, nel 2022 la tendenza sembra addirittura essere peggiorata.

Le preoccupazioni, denunciate anche dalle organizzazioni sindacali, riguardano anche il clima che si è instaurato tra la direzione e i lavoratori non solo a seguito della riorganizzazione imposta dall’Amministratore Unico, ma anche sulle recenti disposizioni tendenti a controllare in maniera sproporzionata l’autonomia dei ricercatori.

Chiediamo alla Giunta di intervenire per capire cosa non stia più funzionando nella gestione del CRS4. Sono state segnalate incongruenze nella gestione dei premi di risultato del personale, errori nella riorganizzazione approvata in solitudine dell’Amministratore Unico e in generale l’instaurazione di un clima ingeneroso di diffidenza verso i 130 dipendenti che da decenni garantiscono risultati eccellenti al Centro”.

ph https://www.crs4.it

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