Lo scorso 23 agosto 2021 il gruppo consiliare dei Progressisti, con primo firmatario l’On. Gian Franco Satta, ha posto all’attenzione del Presidente della Regione e dell’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale un’interrogazione (la n. 1162/A) riguardante i ritardi che stanno interessando i lavori di ampliamento e adeguamento del complesso ospedaliero universitario di Sassari. A distanza di quasi sei mesi è giunto ai richiedenti l’atteso riscontro.

AOU di Sassari - Fonte https://www.aousassari.it

La lettura degli atti trasmessi dalla Regione mostra un complesso dedalo burocratico in cui la parola fine non è stata ancora scritta.

Dalla cronistoria dell’iter procedurale, in estrema sintesi, emerge una situazione oltremodo ingarbugliata, dove l’ultimo stallo in ordine di tempo è rappresentato da un contenzioso con l’appaltatore, la cui risoluzione è ora affidata ad un Collegio Consultivo Tecnico. La speranza è quella di addivenire il più presto possibile ad una soluzione, con la presentazione di un progetto esecutivo che possa essere validato con esito positivo e possano quindi finalmente prendere corpo le opere, anche se sui tempi non paiono esserci certezze. Le problematiche legate al contenzioso, oltre che di natura tecnica, riguardando anche l’aspetto finanziario, dove si rileva un incremento delle spese previste dall’appaltatore di oltre 5 milioni di euro, le quali non trovano copertura nel finanziamento inizialmente assegnato, posto pari a 95 milioni di euro.

Data la situazione, l’unico elemento positivo rilevato, sebbene parziale, pare quello di essere riusciti a smuore le acque di un’annosa questione che rischia di vedere incompiuta un’ennesima opera fondamentale per la Sardegna.

I ritardi, infatti, stanno privando la Regione e soprattutto l’area del Nord-Ovest di un intervento che ha l’obiettivo principale di realizzare un complesso ospedaliero che porti all’integrazione della componente universitaria con quella ospedaliera, superando una duplicazione delle strutture a favore di un modello organizzativo dove didattica, assistenza e ricerca possano svilupparsi armonicamente, avvalendosi di tutte le possibilità offerte da un grande polo sanitario.

Dopo la risposta tecnica degli uffici ora si attende di conoscere la posizione della Giunta regionale, che non può certo farsi scudo con le problematiche burocratiche senza esprimere una propria valutazione di merito e soprattutto di prospettiva in termini politici.

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