AGUS: Da tempo chiediamo alla Giunta regionale risposte per l’ospedale Microcitemico. Un unicum nel panorama sanitario regionale che necessita di interventi immediati in merito alle emergenze e di soluzioni strutturali che consentano un rilancio complessivo del presidio e una miglior cura dei pazienti in età pediatrica provenienti da tutta l’isola

AOB San Michele (fonte: https://www.aobrotzu.it)

Questo è l’obiettivo della proposta di legge n. 348 avanzata dalle opposizioni lo scorso anno. Un testo aperto ai contributi e alle integrazioni di tutte le forze politiche e che ha tra le altre sue priorità il superamento delle criticità nelle attività di anestesia pediatrica, l’implementazione di una guardia di rianimazione pediatrica e di una terapia intensiva pediatrica dotata di un adeguato numero di posti letto.

Stupisce che solo oggi l’Assessore alla Sanità abbia affrontato, per la prima volta dal suo insediamento, il dossier Microcitemico non con un progetto pronto per essere illustrato e discusso, ma con l’ennesimo annuncio fatto alla stampa, confuso e fantasioso.

Il “rilancio del Microcitemico”, la sua  trasformazione in “ospedale pediatrico regionale”, “l’offerta di alto livello qualitativo per la cura dei bambini sardi”, sono gli stessi auspici condivisi dai consiglieri di opposizione ma che giungono dall’Assessore con grave ritardo e senza alcun costrutto. E appaiono oggi in palese contrasto, oltre che con la legge di riforma della sanità approvata dalla sua maggioranza, anche con le decisioni assunte negli atti aziendali approvati recentemente dalle aziende sanitarie e vidimati dalla Giunta regionale.

Tutte le diverse strutture citate dall’Assessore, infatti, fanno parte di ASL diverse e risulterebbe impossibile accorparle nuovamente in unico ospedale senza modificare, ancora una volta, l’organizzazione complessiva delle aziende sanitarie coinvolte. Correzioni su cui l’esponente della Giunta dovrebbe lavorare immediatamente, in particolare per quanto riguarda l’ARNAS Brotzu, per non alimentare ulteriore caos a quello che già si sta vivendo quotidianamente con l’attuazione della riforma sanitaria.

Dice bene, però, l’Assessore: l’ospedale è trascurato da tempo. Aggiungiamo noi che sono tante le questioni aperte e numerose le implicazioni connesse con le decisioni da assumere sul futuro del Microcitemico. Tra le diverse criticità segnaliamo, su tutte, il caso dell’oncoematologia pediatrica i cui problemi sono sempre più gravi e per i quali le soluzioni prospettate finora non sono state risolutive perché, è evidente, la gravità e la peculiarità delle patologie trattate impone una collocazione in un DEA di secondo livello. Si tratta di criticità causate in gran parte dalla riforma sanitaria voluta dal centrodestra in piena pandemia. Una scelta scellerata che sta rendendo complicatissimo ancora oggi, e nell’indifferenza totale del governo regionale, la cura di bambini e adolescenti affetti da gravissime patologie.

Non perda tempo, quindi, l’Assessore a rammentare a noi tutti i problemi del Microcitemico. Nessuno ha bisogno dell’ennesimo annuncio, i pazienti meno di tutti. Piuttosto definisca immediatamente il progetto esecutivo sul rilancio dell’ospedale, per illustrarlo in Commissione dove sarà convocato già nei prossimi giorni.

ph Ospedale Pediatrico Microcitemico (fonte: https://www.aobrotzu.it)

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